Temperature dei frigoriferi: normativa, controllo e registrazioni
Molto spesso la tematica del controllo e della registrazione delle temperature dei frigoriferi viene vissuta dal ristoratore come una delle tante incombenze che lo distolgono da quella che è la sua attività principale.
Ma è proprio rispettando la normativa che non si rischia di incorrere in pesanti sanzioni (anche penali!) ed è possibile preservare la sicurezza igienica e alimentare del locale.
Conservare correttamente gli alimenti è di fondamentale importanza per evitare che si inneschi un processo di contaminazione microbiologica che trasforma gli alimenti contaminati in vettori di malattie o tossinfezioni alimentari causando gravi problemi per la salute dei clienti e nei casi più infausti, anche la morte.
Cosa fare per evitare questi problemi e causare un danno irreversibile all’immagine del tuo locale?
Il primo errore madornale da evitare è quello di sottostimare la tematica e l’importanza di conoscere ed adottare tutte le buone prassi di conservazione degli alimenti e del corretto utilizzo dei frigoriferi e delle celle frigorifere.
Un argomento che all’apparenza sembra banale, e che invece nasconde molteplici problematiche dal punto di vista igienico e normativo.
L’utilizzo corretto dei frigoriferi e delle celle frigorifere è un aspetto importante da monitorare costantemente per evitare spiacevoli episodi di contaminazioni.
Quali sono le regole fondamentali?
1. Evitare o limitare la contaminazione
2. Controllare le temperature di stoccaggio
3. Utilizzare correttamente le celle frigorifere
4. Mantenere una corretta igiene delle celle frigorifere
Cosa dice la normativa a riguardo?
Il Reg UE 852/04 pone particolare attenzione alle temperature dei frigoriferi e riporta: “è importante il mantenimento della catena del freddo per gli alimenti che non possono essere immagazzinati a temperatura ambiente in condizioni di sicurezza, in particolare per quelli congelati”.
Questo perché l’innalzamento termico tra 5°C e 60°C porta ad una moltiplicazione di microrganismi patogeni che oltre a far deperire rapidamente l’alimento, possono provocare pericolose malattie come infezioni, intossicazioni e tossinfezioni.
Controllo e registrazione delle temperature dei frigoriferi
La temperatura dei dispositivi come celle, frigoriferi, congelatori dev’essere facilmente controllabile e monitorabile come cita sempre il Reg UE 852/04 “devono essere disponibili appropriati impianti o attrezzature per mantenere e controllare adeguate condizioni di temperatura dei cibi”.
Se queste attrezzature non hanno un display in cui poter visionare le temperature, bisogna provvedere a comprare dei termometri da inserire nei dispositivi. È possibile anche, per realtà complesse e industriali, avere il controllo continuo in remoto tramite software.
È obbligatorio registrare tutti i giorni le temperature dei frigoriferi?
Il controllo delle temperature dei frigoriferi è un punto fondamentale per l’HACCP tanto da essere considerato un CCP (punto critico di controllo) e quindi dovrebbe essere controllato di continuo e il dato registrato su apposite schede con la frequenza riportata sul Piano di Autocontrollo.
Tuttavia con la comunicazione sulla semplificazione CE 278/16 l’obbligo di registrazione può essere evitato per le microimprese che, se deciso in fase di redazione del Piano di Autocontrollo, devono monitorare tutti i giorni le temperature e registrare solo le eventuali Non Conformità emerse e le azioni correttive messe in atto per riportare la Conformità della situazione.
Infine, ricorda sempre che tutti gli operatori del settore alimentare devono aver superato con successo i corsi di formazione e aggiornamento obbligatori e aver acquisito le giuste competenze necessarie ad evitare contaminazioni da batteri o microrganismi negli alimenti.
Se vuoi saperne di più sulla tematica “Igiene alimentare e Temperature” ti consiglio di leggere questo articolo del blog!
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