Acqua microfiltrata: tutto quello che vorresti sapere

Published On: 13 Febbraio 2019|Categories: HACCP|

 

Tempo di lettura: 1’45” – Ti sei mai chiesto se nella tua attività dovresti servire ai tuoi clienti l’acqua filtrata al posto dell’acqua minerale e che vantaggi può avere questa scelta?

 

In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che avresti sempre voluto sapere sull’acqua microfiltrata e che vantaggi (o svantaggi) può avere servirla ai tuoi clienti.

 

INDICE

 

  1. Cos’è l’acqua microfiltrata?
  2. Come funziona?
  3. Pro e contro dell’acqua microfiltrata?

 

Cos’è l’acqua microfiltrata?

 

L’acqua microfiltrata è il prodotto di un processo di filtrazione che rimuove, grazie a degli speciali filtri, particelle come batteri e microorganismi.

 

Grazie ai pori del filtro, composti da carboni attivi argentizzati, l’acqua non solo risulta purificata ma anche più gradevole al gusto: il filtro, infatti, aiuta anche a catturare le particelle di cloro, sostanza comunemente utilizzata per rendere potabile l’acqua corrente.

 

2. Come funziona?

 

In poche parole, il sistema di filtrazione viene collegato all’impianto idrico del tuo ristorante, così l’acqua che passa per gli appositi filtri si purifica da batteri, residui ed impurità. Molto semplice.

 

3. Pro e contro dell’acqua microfiltrata

 

Molti ristoratori (anche alcuni miei conoscenti non fanno eccezione…) inorridiscono al solo pensiero dell’acqua microfiltrata. Secondo loro, per motivi di sicurezza, l’acqua deve essere servita a tavola deve essere rigorosamente minerale ed in bottiglia chiusa. Hanno ragione?

 

Analizziamo alcuni pro dell’acqua microfiltrata.

 

Molti dei sospetti legati all’uso dell’acqua microfiltrata derivano dal fatto che questa non sia, appunto, sicura. In realtà, spesso questo tipo di acqua è molto più controllata rispetto a quella prodotta in uno stabilimento industriale, stoccata in magazzini e trasportata su ruota fino alle nostre tavole.

 

L’acqua microfiltrata, inoltre, non occupa spazio. Non hai bisogno di stoccare casse di bottiglie nel tuo magazzino, in attesa che l’acqua sia consumata: l’acqua è sempre pronta da servire. Questo permette anche un risparmio in termini di tempo: non dovrai gestire ordine o smaltire i vuoti.

 

Fino a qui sembrerebbe tutto meraviglioso. Ma ci sono solo vantaggi?

 

In realtà, il costo iniziale d’acquisto è abbastanza elevato e, a questo, deve essere aggiunto quello derivante dal costo annuo relativo al cambio dei filtri. La questione è delicata ed è un’obiezione spesso mossa dai ristoratori più scettici, che si chiedono: chi è che garantisce che i filtri dell’impianto per la filtrazione dell’acqua funzionino e siano puliti? Chi garantisce che, non peggiorino la qualità dell’acqua?

 

Questo è un punto importante e la responsabilità è doppia: il ristoratore deve utilizzare l’impianto secondo le istruzioni del fornitore; il fornitore stesso, deve fare la manutenzione periodica dell’impianto e sostituire i filtri secondo la loro usura.

 

Il problema relativo alla qualità dell’acqua si intreccia anche con il tema dell’inquinamento. Se da una parte l’acqua microfiltrata elimina l’imballaggio, quando una falda acquifera viene inquinata (pensiamo a insediamenti industriali o zone limitrofe a coltivazioni agricole), la paura è che il consumatore possa sentirsi o si senta a rischio e pretenda un’acqua imbottigliata.

 

E tu? Che acqua servi ai tuoi clienti? Raccontamelo nei commenti!

 

Gianluca

 

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