Le nuove norme tecniche di prevenzione incendio: gli estintori idrici

Published On: 18 Dicembre 2018|Categories: Sicurezza sul Lavoro|

Tempo di lettura: 1′ 46”

La sicurezza è una materia in costante aggiornamento. Oggi parliamo di  un decreto che riguarda l’uso degli estintori idrici, quelli che utilizzano l’acqua come agente estinguente.

Sulla Gazzetta ufficiale n°281 del 3 novembre 2018, è stato pubblicato un nuovo decreto sulle norme tecniche di prevenzione degli incendi. Questo decreto vale per le attività commerciali in cui sia prevista la vendita o esposizione di beni di superficie oltre i 400 mq lordi (in cui sono da considerarsi anche servizi, depositi e spazi comuni).

Di seguito ti spieghiamo di cosa si tratta.

INDICE:

  1. In cosa consiste la modifica al decreto
  2. Cosa sono gli estintori idrici?
  3. Quando possono essere utilizzati (e quando no!) gli estintori idrici

IN COSA CONSISTE IL DECRETO

Nel nuovo decreto, si trova un’indicazione molto importante. Il Ministero dell’Interno, attraverso il corpo dei Vigili del Fuoco, richiede di valutare l’impatto che può avere l’uso dell’estintore in presenza di persone e suggerisce l’uso di estintori idrici.

COSA SONO GLI ESTINTORI IDRICI?

Dal momento che acqua è una sostanza molto diffusa, efficace,economica e facilmente reperibile, gli estintori idrici sono stati il primo mezzo portatile di spegnimento dei principi d’incendio. Negli ultimi anni, questo tipo di estinguente era stato sostituito da altre sostanze quali polveri ed halon. Tuttavia, le problematiche ecologiche ad essi connesse, hanno stimolato ricerche e studi su estintori che utilizzano acqua miscelata con sostanze filmanti ed additivi particolari ed agiscono sia per raffreddamento che per spegnimento.

L’estintore ad acqua è costituito da un serbatoio che contiene acqua per il 90% circa, mentre il restante 10% è composto da sostanze filmanti e additivi particolari. La pressurizzazione è di tipo permanente, mentre il sistema di erogazione è simile a quello degli altri estintori. Negli estintori idrici, la lancia è costituita da una doccetta che permette la fuoriuscita dell’acqua con getto nebulizzato che favorisce un raffreddamento. L’acqua toglie calore alla combustione e, dopo i 100°C, si trasforma in vapore, sottraendo ancora calore. Il vapore ottenuto riduce anche la concentrazione dell’ossigeno, diminuendo la possibilità di combustione.

QUANDO POSSONO ESSERE UTILIZZATI (E QUANDO NO!) GLI ESTINTORI IDRICI

Usa gli estintori idrici in caso di incendi di classe A (tutti gli incendi scaturiti da materiali solidi, come legna,carta, carbone, pelli, materie plastiche, gomma e tutti i derivati) o incendi di classe B (tutti i liquidi, come benzine, alcol, solventi e oli minerali). Evitali assolutamente, invece, in caso di incendi di classe D (scaturiti da metalli), poiché potrebbero causare anche esplosioni. Inoltre non vanno utilizzati in caso di sostanze chimiche che reagiscono in presenza di acqua e sulle apparecchiature elettriche in tensione: l’acqua, infatti, essendo un conduttore di elettricità, potrebbe causare anche folgorazione all’operatore.

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