Cassetta di pronto soccorso: come evitare sanzioni!

Published On: 21 Agosto 2018|Categories: Sicurezza sul Lavoro|

Tempo di lettura: 3′ 50″

Capita l’incidente, anche il piccolo infortunio quasi insignificante ed ecco che – improvvisamente – l’attenzione di tutti si rivolge proprio a lei, la famigerata cassetta di pronto soccorso… Sarà dove dev’essere?… E soprattutto, sarà completa di tutti gli elementi che – per legge – deve contenere? E, in definitiva, riuscirà a svolgere il suo fondamentale ruolo di supporto alla prima emergenza?

COSA RISCHIO IN CASO DI INADEMPIENZA?

A parte il fatto di trovarti impreparato ad affrontare l’emergenza in questione – cosa di per sé grave! – come Datore di Lavoro (o dirigente) le sanzioni per la mancata applicazione del DM 388/03 sono indicate nel D.lgs 81/08 e prevedono l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 837,62 a 4.467,30 euro per la violazione dell’art. 45, comma 1.

Oggi affrontiamo un tema soltanto apparentemente secondario a proposito di sicurezza sul lavoro. Infatti, è chiaro che tutta la disciplina della Sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentalmente imperniata sul concetto della prevenzione degli infortuni. Il DVR (Documento di Valutazione Rischi) eppoi le varie nomine (dall’Rspp in giù) per continuare con tutti i corsi: l’intero impianto regolato dal D.lgs. 81/08 è anzitutto improntato proprio sul concetto di prevenire i rischi, per fare in modo da evitare che gli incidenti accadano.

Ciò nonostante è evidente che talvolta la sfortuna ci mette lo zampino e qualche imprevisto può capitare. Ed è per questo che resta FONDAMENTALE che la tua cassetta di pronto soccorso sia a norma.

La prima cosa che bisogna sapere è esattamente quali sono le disposizioni a cui gli enti verificatori fanno riferimento in caso di ispezioni.

Si tratta delle “disposizioni sul pronto soccorso aziendale” che sono regolate dal Decreto del Ministero della Salute n. 388, del 15 luglio 2003 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 27 del 3 febbraio 2004) in attuazione dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e successive modificazioni.

Indice:

Prima cosa: scopri se la tua attività Horeca è un’azienda del Gruppo B o del Gruppo C!

Anzitutto devi sapere che il Decreto del Ministero della Salute n. 388, del 15 luglio 2003, riguardante le “disposizioni sul pronto soccorso aziendale”, suddivide tutte le aziende italiane in 3 Gruppi: A, B e C.

Le Attività del settore Horeca rientrano negli ultimi due gruppi (B o C) a seconda di quanti lavoratori impiegano:

  • fanno parte del gruppo B le attività che hanno 3 o più lavoratori;
  • fanno parte del gruppo C le attività che hanno MENO di 3 lavoratori.

Adesso che sai a quale gruppo appartiene la tua attività, devi sapere quello che la legge ti richiede a seconda del gruppo di appartenenza.

Nelle aziende (o unità produttive) di gruppo B, il datore di lavoro deve garantire:

=> CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO, tenuta presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile e individuabile con segnaletica appropriata, contenente la dotazione minima indicata (v. lista “Cassetta di Pronto Soccorso” qui di seguito) da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e su indicazione del medico competente – ove previsto – e del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale. Della cassetta di pronto soccorso dev’essere costantemente assicurata la completezza e il corretto stato d’uso dei presidi ivi contenuti.

Nelle aziende (o unità produttive) di gruppo C, il datore di lavoro deve garantire:

=> PACCHETTO DI MEDICAZIONE, tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e facilmente individuabile, contenente la dotazione minima indicata (v. lista “Pacchetto di Medicazione” qui di seguito) da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e della quale sia costantemente assicurata, in collaborazione con il medico competente (ove previsto), la completezza e il corretto stato d’uso dei presidi ivi contenuti.

FAI ATTENZIONE – 1°
In entrambi i casi (aziende o unità produttive di gruppo B e C) il datore di lavoro deve inoltre garantire un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.

FAI ATTENZIONE – 2°
Nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati diversi dalla sede aziendale o unità produttiva (quindi anche nel caso di automezzi aziendali!) il datore di lavoro è tenuto a fornire loro il PACCHETTO DI MEDICAZIONE (v. relativa lista qui di seguito) e un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.

Ecco il “Contenuto Minimo” della CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO.

Il Decreto del Ministero della Salute n. 388, del 15 luglio 2003 dispone che questo dev’essere il “Contenuto Minimo” della Cassetta di Pronto Soccorso:

  • Guanti sterili monouso (5 paia).
  • Visiera paraschizzi
  • Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1).
  • Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro – 0, 9%) da 500 ml (3).
  • Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10).
  • Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2).
  • Teli sterili monouso (2).
  • Pinzette da medicazione sterili monouso (2).
  • Confezione di rete elastica di misura media (1).
  • Confezione di cotone idrofilo (1).
  • Confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso (2).
  • Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).
  • Un paio di forbici.
  • Lacci emostatici (3).
  • Ghiaccio pronto uso (due confezioni).
  • Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2).
  • Termometro.
  • Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

Ecco il “Contenuto Minimo” del PACCHETTO DI MEDICAZIONE.

Il Decreto del Ministero della Salute n. 388, del 15 luglio 2003 dispone che questo dev’essere il “Contenuto Minimo” del Pacchetto di Medicazione:

  • Guanti sterili monouso (2 paia).
  • Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1).
  • Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1).
  • Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1).
  • Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3).
  • Pinzette da medicazione sterili monouso (1).
  • Confezione di cotone idrofilo (1).
  • Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (1).
  • Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1).
  • Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1).
  • Un paio di forbici (1).
  • Un laccio emostatico (1).
  • Confezione di ghiaccio pronto uso (1).
  • Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).
  • Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

Buon Lavoro!

Aloha,

Gianluca Perna

Post correlati