Orario di Apertura: cosa Rischio se mi beccano aperto “fuori orario”?

Published On: 16 Maggio 2018|Categories: Sicurezza sul Lavoro|

Tempo di lettura: 2′ 33″

Oggi parliamo dell’orario di apertura dei locali… e, in particolare, di quello che si rischia o NON si rischia se un’ispezione ti becca con l’attività ancora aperta al di fuori dell’orario di chiusura autorizzato.

In particolare, ascolta cos’è successo ad Andrea, il gestore di un locale aperto da poco – quindi non particolarmente esperto – che nei giorni scorsi s’è visto arrivare un controllo dei Nas dei Carabinieri a tarda ora.

Indice:

Ecco cosa è successo ad Andrea quando lo hanno beccato fuori orario di apertura

“Il nostro orario di apertura – spiega Andrea – prevede la chiusura alle 22 ma normalmente andiamo un po’ oltre perché la gente qui da noi si trova bene e ama starsene a chiacchierare tranquillamente sorseggiando qualcosa di buono. Siamo un locale nuovo, che deve farsi apprezzare anche per la disponibilità e quindi spesso andiamo oltre le 22 prima di abbassare la saracinesca… “.
E fin qui, se vogliamo, niente di strano. Chiunque faccia il mestiere di Andrea, chiunque abbia un locale aperto al pubblico sa che questo è abbastanza normale: difficile essere rigidi con l’orario di lavoro…

Ma, a volte, le conseguenze possono anche essere pesanti…

“Quasi un’ora dopo l’orario previsto per la chiusura si sono presentati i Nas dei Carabinieri! Sinceramente ho avuto un attimo di panico… vuoi per la stanchezza della lunga giornata di lavoro, vuoi perché in queste situazioni non è mai semplice rimanere lucidi… fatto sta che i Nas hanno controllato diverse cose e alla fine mi hanno fatto un verbale… E a quel punto non sapevo più che pesci pigliare!”.
Sono cose che capitano. D’altra parte sono proprio i clienti, cioè le persone comuni, a richiedere sempre maggiori controlli per beccare chi fa il furbo, chi “bara”… e da parte loro, gli stessi gestori chiedono il rispetto delle regole del gioco perché è giusto controllare con attenzione che la libera concorrenza non si spinga oltre i limiti… e quindi?

Quindi queste cose capitano. I controlli ci sono, fanno parte delle possibilità da tenere in conto. L’importante è avere le carte in regola, organizzate. Eppoi, essere disponibili al punto giusto e, magari, avere anche fatto le scelte giuste nel campo dei fornitori di servizi per la Sicurezza sul Lavoro e l’Igiene Alimentare che spesso fanno la differenza proprio in caso di controlli ispettivi.

Ma insomma – mi dirai tu – si può sapere, ad Andrea, com’è andata a finire? Certamente!

Perché si controllano gli orari di apertura e cosa bisogna fare se arriva un’ispezione

Anzitutto cominciamo col dire che, al termine di un’ispezione, un verbale c’è sempre. Quindi questo fatto – di per sè – NON deve spaventare nessuno. I pubblici ufficiali devono comunque lasciare traccia della loro attività di verifica effettuata ed è quindi normale che rilascino un documento, un verbale appunto.

Poi va detto che ovviamente il verbale può essere di diversi tipi: di Verifica, Prescrittivo o Sanzionatorio. E qui già entriamo maggiormente in dettagli tecnici… Però, quello che bisogna sapere è che nel mestiere degli Rspp professionisti rientra anche il compito di analizzare proprio i verbali ricevuti dai clienti dopo un’ispezione. Per capirne esattamente i contenuti e, spesso, pure per riuscire ad alleggerire notevolmente situazioni apparentemente anche molto pesanti.

Quindi, dicevamo: com’è andata ad Andrea con l’orario di apertura? Beh, al di là di tutto, gli è andata piuttosto bene e ti spiego perché.

Alla fine, i NAS dei Carabinieri hanno fatto un verbale ad Andrea e…

PARLIAMO ANZITUTTO DELL’ORARIO. I Nas si sono presentati nel Suo locale esattamente alle 22.54 ed è importante sapere che la Legge prevede per i locali la possibilità di rimanere aperti per un’ora dopo l’orario di apertura autorizzato.

Quindi fin qui tutto bene MA… c’è un MA! L’importante è che non ci sia attività di somministrazione ai Clienti dopo l’ora di chiusura.

Andrea, di questo, non era proprio sicurissimo… Ma fortunatamente era tardi e nessuno – né lui né i suoi collaboratori – stavano servendo da bere o da mangiare ai clienti che, in effetti, stavano soltanto dilungandosi nelle quattro chiacchiere con cui tutti amiamo intrattenerci nei locali, quando siamo fra amici.

I Nas, ovviamente, hanno redatto il verbale con estrema correttezza, rilevando che non erano in corso attività di somministrazione dopo l’orario previsto. Andrea si è un po’ spaventato, è vero, ma poi ha chiamato il suo Rspp professionisti e insieme hanno verificato che non c’erano motivi per temere conseguenze di alcun tipo.

Tutto è bene quello che finisce bene… basta conoscere le regole del gioco… :)))!

Hai dubbi sull’argomento? Non esitare a scrivermi, rispondo sempre con piacere.
Aloha,
Gianluca Perna

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