Ispezioni settore horeca: chi e quanti sono gli enti preposti

Published On: 16 Febbraio 2018|Categories: Sanzioni|

Tempo di lettura: 1’39”

Ogni buon titolare di albergo, ristorante o bar lavora anzitutto per garantire un ottimo servizio ai propri clienti, per guidare la sua squadra e gestire l’attività nel migliore dei modi.

La burocrazia, però, pretende che ogni imprenditore conosca a menadito le oltre 700 pagine del D.Lgs. 81/08, quello della Sicurezza sul Lavoro… per non parlare dell’HACCP!

Comprensibile, dunque, tutta la paura che prova un imprenditore di fronte a un ispezione.

Cerchiamo di capire insieme quali sono gli enti verificatori in Italia e cosa si rischia.

Indice:

Quanti e quali sono gli enti verificatori?

In Italia, per la Sicurezza sul lavoro e l’Igiene Alimentare lo stato dispone di un piccolo esercito di “verificatori”. Difficile trovarne di simili in Europa.

Gli enti sguinzagliati sul territorio sono addirittura 16, tra ministeri, ASL, NAS (Nucleo Anti Sofisticazione), Capitaneria di Porto (basta avere del pesce in menu per rischiare una loro visita… ) e organismi vari.

Del resto, si sa, il mangiar bene e il turismo in genere sono uno dei pochi volani economici che, da sempre, caratterizzano la storia positiva del Belpaese.
Dunque è abbastanza logico che la pubblica amministrazione abbia un occhio di riguardo per il buon funzionamento di un settore che, nel suo insieme, contribuisce in modo determinante alla produzione della ricchezza nazionale.

Quante ispezioni sono state fatte in Italia?

Il numero delle ispezioni, di conseguenza, è in costante aumento.

Qualche dato concreto lo fornisce l’ultimo rapporto del Ministero della Salute, che ha pubblicato l’elenco delle attività svolte dai NAS nel 2016:
• 56.000 controlli effettuati;
• 15.208 irregolarità riscontrate;
• 4.700 denunce;
• 120 arresti;
• 65.000 tonnellate di cibo sequestrato per un valore di 750 milioni di euro;
• oltre 21 milioni di euro di sanzioni riscosse.

… e parliamo soltanto dei “famigerati” NAS!

Quanto si rischia in caso di ispezioni?

Dati alla mano pare che, in media, 2 aziende su 3 di quelle ispezionate (per la precisione, il 70,7%) risultino in regola. Invece per le altre (29,3%) sono dolori, con pesanti sanzioni pecuniarie e anche penali a carico dei datori di lavoro.

In pratica, chi entra a fare parte di questo 29,3%, cioè risulta in qualche modo  che non abbia rispettato gli obblighi del datore di lavoro in materia di Sicurezza sul Lavoro e HACCP, rischia di beccarsi una multa fino €78.868,80 e anche un penale fino a 44 mesi.

So che sono notizie pesanti da… digerire… ma ricordati che è sempre meglio prevenire che curare.

Per questo motivo, io continuo a darti tutte le informazioni possibili per aiutarti a salvare la tua azienda.

Ti auguro sinceramente Buon Lavoro!

Aloha,
Gianluca Perna

AGGIORNAMENTO 2018

Vuoi sapere quante come sono andate le ispezioni dei Carabinieri NAS nel 2017?
Guarda qui l’ultimo bilancio della loro attività operativa.

Post correlati